ALZARE LA PANDA - SOSPENSIONI ANTERIORI

 

SPESSORI TRA LE SPIRE DELLE MOLLE

Inserire degli spessori sagomati tra le spire delle molle come da immagini seguenti

  

L'utilizzo di questi spessori porta ad un irrigidimento delle sospensioni anteriori

 

 

SPESSORI SOTTO I DUOMI

Inserire tra carrozzeria (interno montante) e ammortizzatore uno spessore di 2 cm con queste dimensioni:

E' possibile abbinare gli spessori tra le spire e quelli sotto i duomi

 Utilizzando spessori maggiori di 2 cm c'è il rischio che il semiasse danneggi la flangia del cambio

 

 

 

...ecco un'altra possibile combinazione:

SPESSORI SOTTO I DUOMI+SOTTOMOLLA

(testo e immagini per gentile concessione di Diego Leonardi)

L’installazione del Kit 2 richiede la rimozione e lo smontaggio degli ammortizzatori anteriori dall’automobile.  Disponendo del solo crik originale si procederà un lato per volta. Molto importante è assicurare l’auto, al fine di evitare spiacevoli incidenti in caso di cedimento del crik, mediante appositi cavalletti o più semplicemente con materiali di fortuna tipo blocchi in cemento, ruote ecc.  Le operazioni che ora descriverò valgono per ambedue  le sospensioni anteriori.

I

Procedete al normale smontaggio della ruota anteriore.

II

Separate il tirante dello sterzo (fig 1) dall’ammortizzatore. Per far ciò occorre aprire lo snodo sferico (fig1) . La procedura è la seguente: allentare il dado di unione (posto in basso). Collocate il separatore con la forcella sotto il tirante dello sterzo e il braccio piatto sul dado (fig.2). Avvitate (lo sforzo può essere notevole) finché l’attrezzo non provoca di scatto l’apertura dello snodo. Rimuovete il dado e aprite lo snodo.

In alternativa se non disponete del separatore è possibile procedere alla separazione del tirante dello sterzo senza aprire lo snodo, svitando i due dadi posti sull’ammortizzatore che vincolano “il braccio di sterzo”.(fig. 1 )

III

Svitate i bulloni inferiori che collegano l’ammortizzatore al porta mozzo (fig. 3)

IV

Liberate la parte superiore dell’ammortizzatore svitando i due dadi di fissaggio al passaruota (fig.4). Procedete prima allentando i dadi e poi  tenendo con una mano l’ammortizzatore, continuate a svitare i dadi fino alla loro completa rimozione. Attenzione a non far cadere l’ammortizzatore per terra o peggio ancora sopra i vostri piedi.

A questo punto potete tranquillamente rimuovere l’ammortizzatore e procedere al suo smontaggio(fig.5).

    

V

Fissate l’ammortizzatore in una morsa, con la parte superiore in alto (fig. 7). Allentate di un solo giro (ATTENZIONE SOLO UN GIRO!) il grosso dado in cima all’ammortizzatore (fig.6). Mettete ora una coppia di compressori su almeno sette spire della molla ad elica e stringeteli, fino a quando la molla non si muove all’interno dell’ammortizzatore con un gioco di almeno due centimetri. Svitate ora completamente il grosso dado in cima all’ammortizzatore(fig.6). Togliete il supporto superiore (fig.9) , poi il piattello superiore in cui è installato anche il cuscinetto a rulli che consente la rotazione dell’ammortizzatore durante la sterzata, ed infine rimuovete la molla (fig.8).

VI

Procedete alla rimozione dei due bulloni del supporto superiore (fig.9 frecce in rosso) , mediante decisi colpi di martello sugli stessi. Installate al loro posto dei bulloni in acciaio 8.8 da 8mm di diametro (testa esagonale chiave 13) lunghi almeno un centimetro e mezzo più degli originali. I nuovi bulloni non più a testa cilindrica ma esagonale presenteranno un notevole gioco nel foro di alloggiamento e questo è del tutto normale (essendo alla loro base di diametro minore) e non pregiudica  l’affidabilità della sospensione.

 I bulloni più lunghi si rendono necessari a causa dell’interposizione dello spessore A di 16mm che andrà in fase di rimontaggio collocato tra il supporto superiore e l’alloggio dell’ammortizzatore all’interno del montante  (fig.10).

VII

Installate lo spessore B che va posizionato alla base della molla sopra il piattello inferiore seguendone il profilo(fig.10). Rimettete  in sede la  molla facendo coincidere il suo profilo a quello dello spessore B. Rimettete il piattello superiore completo di cuscinetto a rulli e infine il supporto superiore, facendo coincidere la testa dei bulloni con le apposite scanalature presenti sul cuscinetto a rulli. Riavvitate il grosso dado allo stelo dell’ammortizzatore, che precedentemente avete esteso completamente. Dovrete in qualche modo bloccare lo stelo che inevitabilmente scenderà giù impedendovi di avvitarvi il dado. La riuscita di questa operazione sarà facilitata quanto più in fase di smontaggio, avete stretto la molla. Infatti più avrete serrato i compressori  più sarà corta la molla che  consentirà così una maggiore fuoriuscita dello stelo dal supporto superiore ed un più facile avvitamento del dado.

VIII

Alesatura del foro superiore del porta mozzo (fig.10) per consentire la libertà di movimento del complesso mozzo-ruota, necessaria al ripristino della giusta campanatura dopo l’installazione del Kit. Si procederà come da disegno in fig. 10  cercando di operare in maniera uguale sui due fori (intendendo per due fori i buchi uno per lato del solo bullone superiore).

IX

Posizionate lo spessore A in testa all’ammortizzatore (fig.10) e procedete alla sua installazione  sulla vettura..  Avviterete prima i dadi superiori, poi quelli inferiori ed infine il tirante dello sterzo. Il montaggio dei bulloni inferiori presenterà qualche leggera difficoltà a causa della maggiore lunghezza che ora ha l’ammortizzatore. Per facilitare l’operazione è consigliabile prima inserire il bullone inferiore e poi cercando di far coincidere i fori superiori del mozzo con quelli dell’ammortizzatore, facendo leva con un grosso cacciavite, inserire quello superiore.

X

Regolazione della campanatura da effettuarsi presso un gommista dotato della necessaria attrezzatura. Per la regolazione (il gommista saprà tutto naturalmente, ma dovremo far presente che il punto fisso è il bullone inferiore e quello regolabile il bullone superiore) si deve allentare completamente il bullone superiore e leggermente quello inferiore e procedere al raggiungimento della necessaria campanatura variando l’angolazione del complesso mozzo-ruota. Poiché la maggiore lunghezza delle sospensioni porta a “chiudere” le ruote queste si dovranno “aprire” spingendo la parte superiore del porta-mozzo verso l’interno vettura. Se non riesce di aprire a sufficienza la campanatura, spingendo a mano il porta-mozzo, vi aiuterete con uno stringente da collocare come in fig.11 e se necessario alesando maggiormente il foro superiore, precisando che esiste un limite oltre il quale non ha più senso ingrandire il foro in quanto il porta mozzo non potrà  essere maggiormente  spinto all’interno perché sbatte sull’ammortizzatore. Se si volesse evitare di allargare i fori del bullone superiore per regolare la campanatura è possibile farlo sostituendo il bullone da 12mm con uno da 10mm, che presentando un gioco di 2mm potrebbe consentire di raggiungere la giusta campanatura. Poiché non sempre 2mm  consento di ottenere la giusta campanatura ed utilizzare bulloni di diametro inferiore diventa pericoloso, io consiglio di alesare i fori del porta-mozzo.

Farete  poi anche la regolazione della convergenza e eccovi pronti a scoprire i nuovi limiti della vostra Panda 4X4.

          

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ALZARE LA PANDA - SOSPENSIONI POSTERIORI

(testo e immagini per gentile concessione di Diego Leonardi)

Attrezzi: n° 2 chiavi 13, n°2 chiavi 17, n°2 chiavi 19, cric di serie, cric a carrello o fisarmonica,  cavalletti di sostegno, eventuali stringenti a morsetto, grosso cacciavite italiano, mazzetto.

I

Scollegare gli ammortizzatori dall’assale posteriore svitando il bullone d’ancoraggio inferiore, di ogni ammortizzatore (fig.1).

II

Procedete allo smontaggio della ruota posteriore e sollevate col cric di serie montato nel suo alloggio standard, quanto più è possibile la vettura.

III

Svitate i quattro bulloni che vincolano l’assale posteriore alla balestra (fig.1), prima però collocate uno spessore (grosso mattone o altro) sotto all’assale per evitare che questo cada a terra o peggio sopra le vostre gambe.

IV

Svitate il dado del bullone “perno di centro” della balestra, ossia quello che tiene tra loro i tre fogli di balestra e assicura il centraggio del ponte. Prima di svitare conviene però legare tra loro i tre fogli di balestra mediante del fil di ferro o utilizzando uno o due morsetti.

V

Collocate lo spessore del kit 3 come da figura 2 inserendo il nuovo bullone “perno di centro” e serrando il tutto. Il bullone originale è da 8X28mm con testa tonda da 14,9mm di diametro, quello in dotazione al kit è da 8X50mm. Il fatto che non sia a testa tonda non compromette assolutamente la sua funzionalità, ma se volete potete farne realizzare uno (per lato) da un tornitore.Prestate attenzione all’ordine di montaggio, i due sottili fogli d’acciaio vanno lasciati uno sopra (tra balestra e piastra superiore)  ed uno sotto (tra balestra e spessore del kit) la balestra; lo spessore va montato con la freccia rivolta verso l’anteriore .

 VI

Procedete al rimontare il tutto  iniziando col far rientrare la testa del bullone “perno di centro” nell’apposita sede al centro della “base d’appoggio balestra” (fig.2). La procedura è la seguente: mediante un cric a carrello o fisarmonica si sollevi l’assale fino a quando il bullone “perno di centro” viene a contatto con la base d’appoggio e poi cercando di muovere l’assale si fa collimare la sede al centro della base d’appoggio  con la testa del bullone. Dovrete faticare un po’ prima di riuscire a far entrare la testa del bullone nel foro della “base d’appoggio balestra” ma con un po’ di pazienza cercando di muovere il ponte ci riuscirete sicuramemente.

 VII

Inserite i nuovi bulloni 10X80 con le rispettive rondelle nella piastra superiore e rimontate il tutto (fig.2). Ricordate di serrare i dadi dei bulloni, diagonalmente.

VIII

Montate la ruota e abbassate la vettura.

IX

Operate allo stesso modo dal lato opposto, ed infine ricollegare gli ammortizzatori all’assale avvitando gli appositi bulloni (uno per lato).

Un aumento della rumorosità di rotolamento al posteriore, soprattutto in frenata, è del tutto normale ed inevitabile. Proprio per questo lo spessore è stato ridotto da 24mm a 18mm, infatti la diminuzione di 6mm riduce enormemente il rumore a fronte di una perdita veramente irrisoria dell’altezza da terra (circa 3mm a centro vettura).

Per evitare che la crociera lavori disassata è consigliabile sagomare gli spessori posteriori a cuneo come da immagine seguente

 

 

 

 

 

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